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17 Ottobre 2023 - Approfondimenti
Le case in legno costruite secondo i canoni della bioedilizia devono possedere specifiche certificazioni al fine di garantire al cliente la massima qualità dei materiali e il massimo controllo dei processi di costruzione. In questo articolo vediamo quali certificazioni per le case in legno in bioedilizia deve avere un costruttore serio e professionale.
Nella bioedilizia, materiali e processi di produzione devono soddisfare dei requisiti molto severi per poter garantire la loro massima qualità. Per verificare la soddisfazione di tali requisiti, essi vengono sottoposti a una serie di attente valutazioni: se tali valutazioni vengono superate, allora materiali, produttori e processi di produzione possono ottenere le relative certificazioni.
Le certificazioni delle case in legno in bioedilizia, in altre parole, sono documenti – emessi da enti specifici e competenti – che assicurano al cliente il massimo standard di qualità sotto tutti i punti di vista, rassicurandolo quindi sulla sua scelta in merito alla sua futura casa in legno, sui materiali con cui essa sarà costruita e sull’impresa che si occuperà di tale costruzione.
Nel settore delle case in legno in bioedilizia, possiamo quindi osservare l’esistenza di diversi tipi di certificazioni. Alcune di esse si riferiscono al materiale, attestandone provenienza e qualità. Altre si riferiscono alla realizzazione della casa, sia in termini di costruttore che di processo costruttivo in generale. Ce ne sono poi altre che definiscono i criteri di abitabilità della casa in legno, in termini ad esempio di sicurezza, stabilità della struttura, classificazione energetica, comfort abitativo. Infine, alcune certificazioni potrebbero essere definite “di appartenenza”: i costruttori che le possiedono si affiliano ad associazioni di categoria che controllano periodicamente la soddisfazione degli standard minimi di qualità.
La bioedilizia rappresenta il tentativo di progettare e costruire edifici che presentino caratteristiche quanto più salutari e sostenibili possibile, sia per gli individui che vi abitano sia per l’ambiente in generale. Volendo costantemente soddisfare i principi di sviluppo sostenibile, di rispetto per l’ambiente e di massimo comfort abitativo per gli inquilini, è chiaro che la bioedilizia richieda un forte impegno da molti punti di vista: etico, prima di tutto, ma certamente anche tecnico. Perché tutti i buoni principi risultano inutili se poi, a livello tecnico, non ci si impegna per la massima sostenibilità in ogni fase del processo produttivo.
Ecco: questo impegno è proprio ciò che le certificazioni attestano. Se un costruttore possiede delle certificazioni di qualità – che sia in termini di materiali, produzione o criteri di abitabilità –, tale costruttore contribuisce con il suo lavoro a uno sviluppo più sostenibile dell’edilizia.
Questo si traduce in molti vantaggi per l’uomo e per l’ambiente: l’uso di legni provenienti da zone riforestate, la riduzione del consumo di energia elettrica e di acqua, la corretta gestione dei rifiuti, l’uso efficace del verde e della luce naturale, un ambiente interno alla casa più salubre e confortevole…
Nel lungo termine, possedere delle certificazioni in bioedilizia significa quindi assicurare costantemente il massimo risultato in termini di eco-sostenibilità nei confronti dell’ambiente, nonché di salubrità, sicurezza e comfort nei confronti degli individui.
Cercheremo adesso di spiegare, in modo chiaro e comprensibile anche ai non addetti ai lavori, quali sono le certificazioni più importanti che un costruttore deve possedere nel campo della bioedilizia.
Questo è importante perché, nel momento in cui ti troverai a scegliere il costruttore giusto per la tua casa in legno, ti sarà utile avere uno strumento di conoscenza in più per valutarne l’affidabilità.
Si tratta della principale certificazione di produzione che un costruttore di case in legno possa avere. Essa viene rilasciata dall’Organizzazione Internazionale per la Normazione (International Organization for Standardization, ISO). Contiene una serie di norme e linee guida che garantiscono la massima affidabilità e sostenibilità dei sistemi di gestione e di produzione. Tra i requisiti richiesti, spiccano quelli relativi alle competenze del costruttore e alla messa a norma degli impianti utilizzati.
L’obiettivo delle norme ISO è quello di assicurare la massima qualità del prodotto finale, la massima professionalità del servizio offerto e la massima soddisfazione del cliente.
CE significa “Conformità Europea”. Questa certificazione indica quindi che un costruttore e il suo prodotto sono conformi ai requisiti essenziali di sicurezza, sanità pubblica e tutela del consumatore previsti dalla Comunità Europea. Il prodotto certificato CE può quindi essere liberamente e legalmente commercializzato nel mercato europeo, proprio perché in linea con tali requisiti.
Possedendo questa certificazione, che si ottiene rispondendo naturalmente a una serie di requisiti specifici, l’azienda costruttrice ottiene il permesso di eseguire opere pubbliche di diversa natura, nonché di partecipare a gare d’appalto pubbliche.
L’acronimo LEED sta per Leadership in Energy and Environmental Design. Si tratta di un Sistema di certificazione degli edifici su base volontaria, richiesto dai costruttori che desiderano promuovere uno sviluppo edile improntato alla sostenibilità. La certificazione LEED si ottiene infatti quando si effettuano prestazioni virtuose in diversi ambiti della salute umana e del rispetto per l’ambiente, ad esempio in termini di qualità dell’aria, trasporto dei materiali, qualità dei materiali, gestione del sito di produzione, inquinamento luminoso, inquinamento acustico.
Chi ha una certificazione LEED è in altre parole idoneo a costruire edifici sostenibili, a basso consumo di energia e a basso impatto energetico. Si tratta di una delle certificazioni più diffuse al mondo nell’ambito della bioedilizia e dell’architettura sostenibile.
Abbiamo visto che alcune certificazioni si riferiscono non tanto ai materiali e ai processi di produzione, quanto ai criteri di abitabilità della casa ultimata, cioè post-costruzione. Alcuni di questi criteri comprendono, ad esempio, la resistenza al fuoco e la resistenza al sisma, i livelli di consumo energetico, il livello di qualità dell’aria interna, e così via.
Uno dei più conosciuti certificati di abitabilità in bioedilizia è la certificazione CasaClima (KlimaHaus). Essa viene rilasciata dall’Agenzia omonima che, in quanto soggetto terzo e quindi non coinvolto nella progettazione e realizzazione della casa, verifica i requisiti e attesta la conformità a essi in modo del tutto imparziale, tutelando quindi gli interessi dei futuri inquilini.
La certificazione CasaClima prende in considerazione diversi aspetti della casa in termini delle sue prestazioni energetiche e della sua sostenibilità ambientale, in linea con la Direttiva UE 2010/31/UE. Potete approfondire il concetto di CasaClima in questo articolo.
Passive House (PassivHaus) è la certificazione necessaria per ottenere il riconoscimento di “casa passiva”. In parole semplici, la casa passiva è un’abitazione che sfrutta al massimo le risorse energetiche rinnovabili e altri accorgimenti – come l’uso di materiali specifici o l’orientamento della casa – per diventare del tutto, o quasi, autosufficiente in termini di consumo energetico.
La certificazione PassivHaus si ottiene superando requisiti molto severi, che richiedono un discreto investimento iniziale ma che consentono un vantaggioso risparmio energetico sul lungo periodo, in termini principalmente di riscaldamento/raffrescamento della casa, nonché di consumo di energia elettrica. Approfondite cosa significa vivere in una casa passiva leggendo questo articolo.
Un’ultima, importante certificazione di abitabilità, ideata proprio per le case in legno in bioedilizia, è ARCA. Nata in Trentino, essa ha l’obiettivo di garantire sicurezza, comfort, sostenibilità ed efficienza energetica delle case in legno.
Possedere una certificazione ARCA significa garantire che la propria casa in legno risponda a elevati standard qualitativi, ambientali ed economici.
Un buon costruttore nel campo della bioedilizia sa che non basta un’unica o poche certificazioni per attestare la qualità del proprio lavoro quotidiano. Come abbiamo visto, infatti, non esiste una soluzione universale: diverse certificazioni controllano standard di qualità in ambiti diversi, che siano essi il materiale, il processo produttivo, l’abitabilità o le prestazioni energetiche.
Può quindi valere la pena affidarsi a un costruttore che lavori in modo talmente competente e professionale da guadagnarsi diversi tipi di certificazioni, le quali confermino la bontà del proprio lavoro e la soddisfazione dei più severi requisiti sotto diversi aspetti.
Costruire BIO è forte di una lunga esperienza nel settore della bioedilizia (scoprite qui le certificazioni in nostro possesso -> Certificazioni Costruire Bio), ma soprattutto della genuina volontà di costruire case in legno prefabbricate che siano ideali dal punto di vista strutturale, energetico, economico, ambientale, della sicurezza e dell’efficienza. L’obiettivo di Costruire BIO è sempre la soddisfazione massima del cliente: le certificazioni arrivano solo come effetto collaterale di un lavoro svolto ogni giorno nella massima professionalità e trasparenza.
A proposito di trasparenza: consulta la pagina delle nostre certificazioni, scarica quelle che vuoi visionare, e contattaci senza impegno se hai domande inerenti agli standard di qualità che possiamo soddisfare per la tua futura casa in legno.
